Nel primo semestre 2021 il comparto residenziale ha registrato un trend positivo con una ripresa estesa anche alla provincia, rispetto alla polarizzazione sulle principali città che ha caratterizzato i mesi precedenti. A fronte di un andamento generale crescente, RE/MAX Italia, gruppo immobiliare in franchising che quest’anno festeggia il 25esimo anniversario d’attività, ha messo a segno risultati che hanno superato le più rosee aspettative, con un fatturato aggregato di circa 52,3 milioni di euro, in aumento del 41{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2} rispetto allo stesso periodo del 2019. Infatti, rispetto all’incremento generale del comparto residenziale che si attesta intorno al 16/17{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}, il transato di RE/MAX nel primo semestre 2021 ha registrato una crescita del 28{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}, mettendo a segno oltre 12.400 transazioni, pari a un volume che supera gli 1,7 miliardi di euro se comparato ai primi sei mesi del 2019 e del 69{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2} rispetto al 2020 (dato viziato dal rallentamento delle attività causa pandemia). Risultati che confermano quanto emerso dall’Outlook Semestrale di Real Estate DATA HUB, lo strumento di analisi nato dalla collaborazione tra RE/MAX Italia e Avalon Real Estate Spa, che ha evidenziato un andamento ascendente del mercato immobiliare italiano nel 1° semestre 2021, guidato dal comparto residenziale, dove il numero di transazioni concluse è in aumento rispetto sia al 2020 sia al 2019, ritornando al trend ascendente pre-pandemia.
A commentare i dati, Dario Castiglia, CEO & Founder di RE/MAX Italia: “Questi risultati sono il frutto di una ricetta che abbiamo affinato nell’ultimo anno, che punta su asset quali innovazione tecnologica, formazione dell’agente immobiliare del futuro, utilizzo di tools esclusivi per offrire una customer experience al passo con le attuali dinamiche sociali. A questi si aggiungono i vantaggi derivanti da interventi governativi quali il Decreto Sostegni Bis e l’Ecobonus”. “Inoltre, la ritrovata dinamicità del mercato immobiliare nei primi sei mesi dell’anno è stata favorita anche dalla politica monetaria della BCE che si traduce in condizioni molto distese dei mercati finanziari e del credito bancario”, aggiunge Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX. Dal Credit Report 2° trimestre 2021 rilasciato da 24MAX emerge, infatti, il perdurare di una situazione di liquidità e di disponibilità nel concedere finanziamenti dedicati all’acquisto di immobili, con un tasso fisso mediamente dell’1,4{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}, e un variabile che si attesta intorno allo 0,75{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}.
Sul fronte previsionale, Castiglia aggiunge: “Nel secondo semestre potrebbe manifestarsi un raffreddamento dell’entusiasmo post lockdown che ha elettrizzato il mercato in questi mesi e che sicuramente è stato tra gli acceleratori della ripresa. Questo possibile affievolirsi della domanda dipenderà dall’andamento dell’economia e dai risvolti occupazionali legati allo sblocco dei licenziamenti e all’esaurimento degli ammortizzatori sociali straordinari”. Una visione prudenziale, forte però della crescita effettiva che il network RE/MAX ha messo a segno nei primi sei mesi dell’anno in termini di fatturato, transazioni, volumi e numero di nuovi agenti affiliati alla rete. “La capillarità del nostro modello di business basato sullo studio associato ci permette di rispondere efficacemente alle nuove dinamiche del mercato, intercettando una domanda che ha acquisito nuovi lineamenti e che riconosce il valore dell’intermediazione immobiliare a discapito del fai da te”, afferma Castiglia.
Lo sviluppo di RE/MAX Italia riflette l’andamento estremamente positivo a livello internazionale: RE/MAX Holdings, Inc., tra i principali franchisor mondiali di intermediazione immobiliare, ha registrato nel secondo trimestre 2021 un aumento del numero totale di agenti del 6{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2} che porta gli affiliati in USA a quota 140.600 circa. Crescita sostanziosa anche delle agenzie con 168 nuove aperture pari ad un incremento che supera il 32{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}. “Ciò ha determinato risultati finanziari da record, sicuramente favoriti da un mercato immobiliare estremamente vivace in questo momento storico”, commenta Adam Contos, CEO di RE/MAX Holdings, Inc.
Parallelamente prosegue l’espansione di RE/MAX nel mondo. Recentissimo l’annuncio della vendita dei diritti di Master Franchise in Pakistan ad American International Partners, LLC di proprietà di Muhammad Saleem, Rafay Qamar e Imran Gondal, tre imprenditori ambiziosi ed esperti. A questa si aggiunge l’accordo siglato con il veterano canadese di RE/MAX, Shiv Misir, e i suoi due soci per l’apertura in Guyana. Due nuove aree che confermano la leadership indiscussa del brand RE/MAX a livello mondiale, già presente in più Paesi e territori rispetto a qualsiasi altro marchio di franchising immobiliare.
“Far parte di un network internazionale ci permette di avere una visione globale delle tendenze emergenti e future, consentendoci di affinare la customer experience che offriamo ai nostri clienti”, conclude Castiglia. Il mercato della casa è in evoluzione: una trasformazione guidata dalla ricerca di quegli elementi abitativi che si sono rivelati carenti durante la forzata permanenza in casa, portando nuova linfa al settore residenziale. Affermazioni confermate da quanto emerso dall’European Housing Report 2021 realizzato da RE/MAX Europe che ha evidenziato come in tutta Europa si stia registrando un’effervescenza del real estate basata sulla ricerca di nuovi stili di vita. Secondo l’indagine condotta da RE/MAX, infatti, i cinque fattori di vivibilità più importanti per gli europei sono: la vicinanza a spazi verdi, luogo di lavoro, negozi di prossimità e trasporti pubblici, unitamente all’accessibilità economica. La vivibilità del quartiere gioca un ruolo significativo nel processo di acquisto della casa, contribuendo alla delocalizzazione che si sta registrando anche in Italia.