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Coronavirus, Federfranchising: no a penali per le imprese che decidono di chiudere nei centri commerciali

“Gli imprenditori nei Centri Commerciali e nelle Grandi Stazioni, ma anche negli Outlet, nei Retail Park e nei centri storici, devono essere lasciati liberi di decidere se chiudere o meno la propria attività, senza vedersi applicate penali. Visto quel che sta succedendo, si dovrebbe anzi riflettere sull’opportunità di chiudere direttamente centri commerciali e altre strutture”.

Così Alessandro Ravecca, Presidente di Federfranchising Confesercenti.

“In questo momento molti imprenditori stanno abbassando le serrande dei loro punti vendita, anche per la mancanza di disponibilità del personale, e non sanno quando e se la potranno rialzare. Ora più che mai c’è bisogno di essere uniti per trovare soluzione che ci permettano di superare la crisi peggiore mai vissuta dal comparto. Per questo abbiamo già chiesto un incontro al Consiglio nazionale dei centri commerciali e ai vari gestori per proporre iniziative concrete. Chiediamo innanzitutto libertà di scelta per le imprese, con la cancellazione delle penali”.

“Al governo, invece, chiediamo di estendere la cassa integrazione alle micro e piccole imprese e di ratificare l’accordo stretto tra le Associazioni delle imprese e l’Abi per la sospensione dei pagamenti dei finanziamenti, leasing e leasing operativi. Ma è necessario anche stabilire per decreto la sospensione del pagamento degli affitti per tutto il periodo in cui saranno in vigore misure restrittive. Dopo la sospensione, l’affitto deve essere pagato non più trimestralmente in anticipo ma mensilmente, con uno sconto del 50{1ee78efbd9cb3ac0ba45c2f6ac1b6af8458fc4c96930b1807a10e2e3eb586ae2}, fino alla fine dell’anno, dilazionando le quote del non corrisposte fino al 2021. Solo se capiamo che l’unica strada è lavorare assieme”, conclude Ravecca, “riusciremo a superare questa momento drammatico per le nostre aziende e per le nostre famiglie”.

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